L'anima di Samot è green.

La nostra filiera adotta soluzioni in linea con i principi di AGENDA 2030.

Siamo attenti all’ecosostenibilità.

L’ambiente è una priorità che non viene mai persa di vista: lavoriamo per creare sviluppo sostenibile attraverso la riduzione del packaging, dei trasporti e delle emissioni di CO2 durante tutto il processo, dalla produzione alla vendita.

La struttura della nostra sede è per lo più in legno e il magazzino principale è coperto da un tetto recuperato da una piscina olimpionica in disuso. Ogni dettaglio è stato concepito nel rispetto della sostenibilità.

 Il nostro stabilimento inoltre, è dotato di domotica per ridurre il dispendio energetico, di una stazione di ricarica per veicoli elettrici, e di pannelli solari che permettono agli headquarters di Samot di alimentarsi con energia autoprodotta.

I nostri servizi sono volti alla sostenibilità e a un basso impatto ambientale, così come il nuovo stabilimento ecosostenibile che racchiude la gestione di tutte le nostre attività.

Il motore di Samot è il sole.

Il nostro headquarter è ricoperto da 80 Kw di pannelli fotovoltaici che alimentano le strutture del complesso e le stazioni di ricarica per veicoli elettrici.

Tutto lo stabilimento inoltre è stato concepito in domotica e con rilevatori di presenza così da efficientare i costi energetici. Per questo l’azienda è certificata come Industria 4.0Le luci, ad esempio, non rimangono mai accese e sono tutte a LED così da ridurre il dispendio energetico, anche quello involontario.

Anche l’impianto di produzione di Fredd è eco-compatibile in quanto è dotato di un sistema di recupero delle acque per minimizzare gli sprechi e migliorare il processo produttivo.

Regione Emilia Romagna.

Samot ha compiuto significativi passi avanti grazie al progetto di innovazione del processo produttivo e del prodotto offerto, investendo strategicamente in tecnologie avanzate e metodi sostenibili. Tra gli investimenti chiave figurano l’acquisto di un server, oltre a dodici fabbricatori di ghiaccio alimentare Hoshizaki e un impianto di recupero dell’acqua di lavaggio.

Questi investimenti sono stati guidati da due principali ambiti tematici: Circular Economy e Manufacturing 4.0 e future evoluzioni. Nell’ottica della Circular Economy, Samot ha implementato tecnologie per il riutilizzo delle acque di lavaggio dell’impianto, contribuendo così alla valorizzazione dei reflui delle filiere produttive e di consumo domestico, trasformandoli in nuovi prodotti.

Per quanto riguarda la Manufacturing 4.0 e future evoluzioni, l’azienda ha interconnesso le linee di produzione del ghiaccio, permettendo una gestione più efficiente e controllata del processo produttivo, anche in ottica di eventuali allarmi sulla linea di produzione. 

Il progetto ha visto lo sviluppo completo della linea di produzione di ghiaccio alimentare di Samot, con una particolare attenzione alla sua interconnessione tramite un software di gestione della produzione. Questo ha permesso al team di pianificazione di monitorare in tempo reale i dati di produzione e di efficienza energetica, oltre ad introdurre una nuova figura professionale dedicata alla gestione integrata della linea di produzione. Al fine di supportare l’integrazione e l’efficienza del sistema, è stato acquistato un nuovo server per ospitare il software di gestione della produzione e il nuovo sistema di ordine e vendite.

L’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale è stato affrontato anche attraverso la realizzazione di un impianto di recupero dell’acqua, che contribuisce al risparmio idrico e al miglioramento complessivo dell’efficienza produttiva.

Questo impianto è costituito da un serbatoio, in cui viene convogliata tutta l’acqua del lavaggio di tutti i fabbricatori di ghiaccio. L’acqua viene poi osmotizzata, depurata e sterilizzata con lampade UV e rimessa in circolo per produrre ghiaccio. I benefici del nuovo impianto sono classificabili come miglior efficienza della produzione e di realizzazione del nuovo prodotto.